Associazione Calcio Monza S.p.A.

IL DECLINO E IL DRAMMA DEL FALLIMENTO

Fazzolari resta in sella per poco più di un anno. Nel gennaio del 2001 il timone del Monza passa nella mani di Massimo Belcolle (presidente della Centrale del Latte) e dall’avvocato milanese Cesare D’Evant. È iniziato il declino, la gestione societaria è insicura, la retrocessione in serie C1 è inevitabile. Belcolle si dimette a sorpresa a metà stagione dell’anno successivo, Cesare D’Evant non molla, ma al termine del campionato 2001/2002 il Monza retrocede in serie C2. Nel frattempo, al fianco dell'avvocato D'Evant, appare costantemente il sardo Priamo Atzeni. Questi prende il comando, mentre D’Evant si defila fino al passaggio di consegne tra i due che, però, non si completa del tutto, dato che l’avvocato milanese rimane amministratore unico. Inizia il dramma: la società denuncia una pesantissima situazione debitoria e non onora gli impegni contrattuali presi. La situazione precipita fino al 18 marzo del 2004, giorno in cui viene dichiarato il fallimento dal giudice Roberto Fontana.