Associazione Calcio Monza S.p.A.

I MIGLIORI GOL DELLA NOSTRA VITA: SANSE, PRADELLA, AMBU, MOTA E...


di Fiorenzo Dosso

L’attualità dispone, la storia ripropone. Ed è un dolce immergersi in attimi rapidi eppure eterni.

Il presente ispira, il passato emoziona. E sono brividi di sequenze che ci resteranno per sempre.

L'accecante flash di Dany Mota a Marassi è stato eletto 'Gol of the Season 2024'.

Orgoglio puro che - con la stessa naturalezza del fantastico gesto tecnico del portoghese di Brianza - suggerisce alla mente altre reti e riporta al cuore indimenticabili emozioni di vecchie prodezze.

Quelli che - parafrasando Renato Zero - 'sono e resteranno per sempre i migliori gol della nostra vita'. Prima di lasciarmi cullare dalla dolce galleria dei ricordi una avvertenza: la scelta è soggettiva, quindi discutibile e opinabile, perché basata su criteri personali. E una precisazione: per coerenza con me stesso non ho preso in considerazione categorie inferiori alla Serie C alias C1.

In una carrellata dedicata ai gol del Monza la copertina non può che essere riservata a chi ne ha firmati tanti. E in modi diversi. A chi, soprattutto, è stato il mito assoluto del ragazzino che ero. A chi continua a essere emozione e ispirazione dell’uomo maturo che sono: Gigi Sanseverino.

Una abbondante cinquantina dei suoi 63 totali li potrei descrivere nei minimi dettagli. In questo contesto ne inserisco due meravigliosamente simili per destrezza, abilità, fiuto, rapidità. Entrambi al Sada. Quello al Piacenza nel 1975 e quello alla Ternana nel 1978: stop di destro nel cuore di aree affollate seguiti da fulminee esecuzioni al volo di sinistro. Nel secondo caso con la struggente leggerezza di una farfalla su un terreno ai limiti della praticabilità e sotto una pioggia torrenziale.

La prima trasferta non si scorda mai, specie se coincide con un gol capolavoro: Cremona 1975 e l'irresistibile assolo di Dustin Antonelli. Esemplare mix di tecnica, nel superare in dribbling un nugolo di avversari, e di freddezza, nel disegnare una traiettoria micidiale, diabolica, imparabile.

I miei canoni di giudizio si basano o su splendide azioni corali o su spettacolari iniziative personali: il Borussia di Brianza di Magni ha fornito materiale di gran qualità su entrambi i fronti. Nel primo rientra il dosato pallonetto di Braida al Sada per superare il portiere del Pescara, Piloni, nell'ottobre 1976 al termine di un fantasmagorico scambio volante Gamba-Buriani-Sanseverino. Nell'altro ecco il missile terra-aria indirizzato da Tosetto all'incrocio dei pali della porta di Vecchi nel derby al Sinigaglia del marzo 1977.

Da cineteca nel settembre sempre del 1977 la plastica giravolta mancina di Cantarutti: 3-2 al Bologna e passaggio del turno con il primo posto nel girone di Coppa Italia.

Sintesi perfetta del connubio tra gioco di squadra e prodezze individuali il gol di Pradella al Bari che mandò in estasi il Sada nel gennaio del 1983. Perché la classe di Bolis e la corsa di Papais attuarono una di quelle azioni che di solito si disegnano alla lavagna e perché lo stacco imperioso, la sospensione infinita e la zuccata prepotente di Pradellone confezionarono un poster che resta indelebile negli occhi e nel cuore da oltre 40 anni.

E solo due settimane più tardi altro materiale da raccontare ai nipotini davanti al caminetto: la terrificante bomba su calcio di punizione da trenta metri di Peroncini contro il Bologna. Un siluro che scheggia la traversa, non lascia scampo a Zinetti e fa esplodere la torcida biancorossa, duramente messa alla prova dalle discutibili decisioni del fischietto romano Baldi.

Quando una prodezza suscita l'ammirazione di uno dei più grandi calciatori della storia del calcio di tutti i tempi non serve aggiungere altro. Domenica Sportiva del 6 gennaio 1985, ospite Arthur Antunes Coimbra in arte Zico. Carrellata dei gol della Serie B, ritorno in studio: il conduttore (Marino Bartoletti) chiede al fuoriclasse brasiliano di scegliere la rete più bella e 'Il Galinho' ci riempie di orgoglio biancorosso: "Spectaculare el golazo en biyicleta". Autore Claudio Ambu in Monza-Pescara 2-1. Standing ovation.

Il mio debutto nella tribuna stampa del Sada (4 ottobre 1987, campionato del ritorno in Serie B, Frosio in panchina) coincise con una perla dalla lunga distanza di Giovannino Stroppa: 1-0 alla Reggiana.

Particolarmente prolifica la stagione successiva. La legnata di capitan Saini a Parma, la capocciata di Casiraghi al Brianteo contro il Taranto e - nella stessa partita - il capolavoro assoluto ancora di Stroppa: tre avversari saltati con la palla incollata al piede, l'ingresso in area, l’arresto, la sterzata e il delizioso, morbido sinistro a mettere firma d'autore su una fantastica salvezza.

Memorabile - per l’incredibile contesto e per la spettacolarità delle esecuzioni - la doppietta di testa in tuffo su un tappeto completamente bianco di Salvatore Giorgio nel 4-2 alla Spal del 30 dicembre 1995. Con il Brianteo trasformato dalla neve in spettrale succursale del Luzniki di Mosca.

A proposito di succursale: quella della Pieri in trasferta a Ferrara per la finale play-off di Serie C Monza-Carpi impazzì di gioia quando - proprio sotto il settore degli oltre 2.000 cuori biancorossi - lo stratosferico siluro di Tonino Asta regalò il 3-1 ipotecando il ritorno tra i cadetti del 'Real Monza' di Gigi Radice.

Categoria mantenuta l'anno seguente grazie ai gol di un bomber di razza: Mimmo Francioso.

Che l'8 febbraio 1998 in Monza-Verona 5-1 sfoggiò tutto il suo immenso repertorio con tre autentiche perle: colpo di testa a volo d'angelo, destro a incrociare e sinistro in rapinoso anticipo sul proprio marcatore. Quel giorno diedi l'unico 9 in pagella della mia carriera giornalistica.

Il nuovo millennio portò anni bui e tribolati. Illuminati di tanto in tanto da qualche provvidenziale raggio di sole: i guizzi di Bebe Bertolini nelle due sfide contro il Pavia (play-off 2006), il destro catartico e la corsa a braccia aperte verso i tifosi di capitan Zaffaroni a Sassuolo (play-off 2007), il ciclonico sinistro di Anastasio in pieno recupero per il 3-2 alla Sambenedettese al Brianteo nel febbraio 2019. Pochi mesi dopo l'insediamento della gestione Berlusconi-Galliani.

Quella che ha realizzato tutti i sogni. Quella che - a me piace leggerla così - è definitivamente decollata verso orizzonti inimmaginabili il 5 marzo 2022 a Cittadella. Monza in nove per le espulsioni di Carlos Augusto e Donati, rabbioso assedio dei padroni di casa. Minuto 94: Ciurria ruba palla sulla trequarti, si invola e deposita dolcemente in fondo al sacco.

I migliori gol della nostra vita: attimi indimenticabili, sequenze eterne, magie per sempre.

I migliori gol della nostra vita: scariche di purissima adrenalina. Naturalmente biancorossa.